Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia
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Storia dell'emigrazione regionale

Gian Carlo Bertuzzi

L’emigrazione è un destino, una condanna per chi è nato in posti in cui la natura offre solo miseria? L’emigrazione è una scelta coraggiosa di chi vuole “cercar fortuna” e migliorare così le condizioni proprie e della propria famiglia?

Data pubblicazione 10/07/2013 11:35:00

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Storia dell'emigrazione verso l'Argentina e l'Uruguay

Risalgono agli ultimi decenni dell’Ottocento le prime partenze di gruppi di coloni friulani per l’Argentina, e sono i primi contingenti di un flusso che si prolunga per quasi un secolo, rinnovandosi nel tempo e nelle motivazioni, attraverso una catena migratoria ininterrotta. Dapprima contadini in cerca di nuove terre da coltivare, portatori nelle colonie di Resistencia, Avellaneda, Colonia Caroja, Formosa, San Benito, Sampacho dei valori della civiltà contadina di partenza, poi anche muratori, imprenditori edili, fornaciai diretti verso le città di Cordoba, Rosario, Santa Fe, Buenos Aires, quindi gruppi sempre più diversificati di persone mosse da motivazioni via via più complesse, non sempre solo economiche, i friulani, i giuliani, gli istriani e dalmati emigrati in Argentina e in Uruguay formano importanti comunità e danno vita ad un legame reciproco sempre rinnovato con il luogo d’origine.

Data pubblicazione 29/10/2013 16:01:00

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L'emigrazione dal Friuli Venezia Giulia in Australia

La direttrice migratoria dall’Italia verso l’Australia è caratterizzata da un avvio appena percettibile, alla fine dell’Ottocento, al quale fa seguito un flusso poco rilevante nei decenni successivi che però, nel secondo dopoguerra, muta di colpo trasformandosi in fenomeno molto cospicuo se non proprio di massa.

Ecco la fotografia della presenza di italiani in Australia scattata in momenti diversi: poco meno di quattromila nel 1891; poco più di ottomila nel 1921; ventiseimila e settecento nel 1933. 

Data pubblicazione 29/10/2013 16:03:00

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L'emigrazione dal Friuli Venezia Giulia in Austria e Germania

Tra Otto e Novecento, Austria e Germania costituirono le mete per eccellenza dell’emigrazione friulana. I processi di industrializzazione, l’apertura dei grandi cantieri idraulici e ferroviari, lo sviluppo dei grandi centri urbani d’oltralpe trasformarono profondamente la mobilità «tradizionale» di epoca moderna;

Data pubblicazione 29/10/2013 16:09:00

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L’emigrazione dal Friuli Venezia Giulia in Belgio

L’emigrazione friulana in Belgio non ha mai attirato l’interesse degli studiosi friulani di storia patria. L’unico studio rilevante resta l’inchiesta del 1980 guidata da Guglielmo Pitzalis a proposito dei rientrati nelle valli del Natisone e delle malattie polmonari, della silicosi soprattutto. Inutile qui riesaminare le cause di un tale ritardo, più importante progettare nuove linee di indagine, cercare di capire per esempio come viva oggi l’importante minoranza italiana nell’area di Charleroi.

Data pubblicazione 29/10/2013 16:10:00

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L' emigrazione dal Friuli Venezia Giulia in Brasile

Le prime notizie relative alla possibilità, per gli abitanti dell’attuale regione Friuli Venezia Giulia, di raggiungere come emigranti le campagne del Brasile risalgono al 1872. L’8 giugno di quell’anno, infatti, il Console Generale del Brasile a Trieste Barone Mario de Morpurgo invia all’Eccellentissimo Imperial Regio Governo Marittimo della città giuliana alcuni esemplari e relativa traduzione del contratto sottoscritto il 31 gennaio precedente a Porto Alegre, nello stato del Rio Grande do Sul, da Jeronymo Martiniano Figueira de Mello, Presidente della Provincia di São Pedro do Rio Grande do Sul e da Caetano Pinto & Irmão e Holtzweissig & C.ª per l’introduzione di quaranta mila coloni nell’arco di dieci anni . Nella lettera che accompagna la copia del contratto, il Console Generale chiede di rendere l’accordo “di pubblicità per scienza e conoscenza di chi possa interessare tale stipulazione per parte di quel Governo [brasiliano] onde non venire eventualmente ingannati dai contrattatori o loro incaricati”.

Data pubblicazione 29/10/2013 16:12:00

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L’emigrazione dal Friuli Venezia Giulia in Canada

La nuova Francia. Il Canada, antica colonia francese: l’emigrazione tra Ottocento e Novecento

Nel 1873 Gustave Bossange, agente del governo canadese e della linea di navigazione Allan, pubblica a Parigi un libello propagandistico in lingua italiana: La nuova Francia. Il Canada, antica colonia francese. Appello alle classi operaie . Bossange descrive il Canada come una enorme regione per gran parte di lingua e civiltà francese, dove gli italiani possono trovare tutto quello che sperano di trovare in Francia senza però la concorrenza degli operai francesi.

Data pubblicazione 29/10/2013 16:14:00

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L'emigrazione dal Friuli Venezia Giulia negli Stati Uniti

La maggioranza sono terrazzai e mosaicisti, vengono quindi i muratori, manovali compresi; in terzo luogo gli operai industriali e minatori ed infine i fornaciai e contadini". Così, nel 1931, un sacerdote friulano, don Luigi Ridolfi, descriveva la presenza friulana negli Stati Uniti d'America. In quegli anni, i terrazzieri friulani avevano raggiunto ogni angolo del paese, e molti di loro avevano avviato aziende di loro proprietà, e realizzato opere di pregio in importanti luoghi pubblici e nelle dimore private più prestigiose.

Data pubblicazione 29/10/2013 16:45:00

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Note sull' emigrazione regionale in Sud Africa

Terminata la guerra anglo-boera a cavallo tra Ottocento e Novecento, molti italiani iniziarono a dirigersi verso Città del Capo e Durban, sospinti in molti casi da quanto la stampa internazionale aveva scritto intorno alle risorse di quei lontani paesi, che avevano suscitato una lotta così aspra e sanguinosa, oltre che da voci sulla scarsità di manodopera qualificata. In quel periodo per scendere in un porto sudafricano era necessario provvedersi di un permesso di sbarco, che però non dava diritto a procedere verso l’interno del paese: per poter entrare nel Transvaal o nell’Orange, ancora sottoposti alla legge marziale, gli emigranti dovevano essere in possesso di un nuovo permesso sin dal porto di approdo. D’altro canto, il numero degli italiani che potevano ottenere di proseguire dal porto di sbarco verso la nuova colonia del Transvaal era stato limitato per ordine di Lord Milner, commissario della colonia del Capo, a otto al mese.

Data pubblicazione 29/10/2013 16:46:00

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L'emigrazione dal Friuli Venezia Giulia in Svizzera

L'emigrazione friulana ha radici antiche, che risalgono alle partenze temporanee verso le nazioni limitrofe o anche verso territori più lontani del centro Europa che si verificano sin dalla fine del sedicesimo secolo.

Data pubblicazione 29/10/2013 16:47:00

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