Data di partenza:
1921
Luogo di origine:
OVARO
Luogo di destinazione:
Mestiere:
meccanico specializzato
Viaggio:
Treno
Antonio Carlevaris nasce a Ovaro il 13 ottobre del 1920. All'età di un anno emigra in Francia (Arras), dove la sua famiglia si è stabilita subito dopo alla prima guerra mondiale. Antonio frequenta le scuole e diventa madrelingua francese, pur parlando il friulano in casa. Ottiene la specializzazione come meccanico, seguendo le orme del padre, Bonifacio Carlevaris, una specie di artista del motore e grande appassionato di fotografia. Nella Francia occupata Antonio ha l'occasione, nel 1941, di lavorare per i tedeschi in Polonia. Arriva esattamente il giorno nel quale Hitler dichiara la guerra alla Russia e, di fatto, essendo poco lontano dal confine assiste al suo scoppio. Rimane in Polonia per un anno e, una volta rientrato in Francia, viene richiamato alle armi dall'Italia. Qui cominciano le sue avventure da soldato: è a Palermo quando sbarcano gli alleati, poi viene spostato in Tunisia e in Algeria, dove viene catturato dagli americani e portato come prigioniero di Guerra a New York. Vi resta tre anni, che ricorda come tra i più felici della sua vita, nonostante la prigionia. Nel 1945 rientra ad Ovaro e per un anno e mezzo lavora tra la cartiera e un'officina meccanica. Successivamente parte per la Svizzera. Si sposa nel 1951 con Rita Busulini, che subito dopo il matrimonio lo segue per un periodo in terra elvetica. Nel 1953 Antonio rientra in Italia e apre un'officina meccanica con annessa pompa di benzina. Rimane qualche anno ad Ovaro ma i debiti per aprire l'attività sono molti e non riescono ad essere saldati con il lavoro perché molti clienti non pagano. Antonio allora, nel 1955, decide di partire per il Congo con la ditta Astaldi di Roma. Inizia così un lungo periodo di viaggi in Africa tra Congo, Ruanda e Burundi con brevi ritorni a casa e periodi nei quali sono la moglie Rita e i due figli a raggiungerlo. Dal '65 al '69 si prende una pausa dall'Africa per andare in Thailandia. Il suo ultimo viaggio di lavoro risale al 1980, quando si reca in Arabia Saudita, subito dopo aver avuto una grave pericardite. Rientra, ormai in età di pensione, rinunciando ad un'altra offerta in Ecuador. Una volta a casa il lavoro continua, soprattutto sulla casa mentre l'attività di famiglia, da sempre gestita dalla moglie, passa ai figli.