Germania
Data di partenza:
1970
Luogo di origine:
SACILE
Luogo di destinazione:
Baden-Wuerttemberg
Mestiere:
Viaggio:
Treno
Patrizia Munaretto, un’infanzia tra Svizzera, Italia e Germania. E’ nata a Sacile nel 1954 e all’età di 4 anni con la famiglia si è trasferita in Svizzera. Il padre infatti in Italia non aveva lavoro e non si trovava bene. Ha frequentato l’asilo e la prima elementare a Basilea, poi con la madre è tornata a Sacile, ma solo per il tempo della seconda classe. Gli ultimi tre anni li ha frequentati di nuovo in Svizzera, ma divisi fra la scuola in italiano della Missione Cattolica (la madre voleva sempre rimpatriare) e quella svizzera in tedesco. Per Patrizia il passaggio non è stato semplice perché non conosceva la lingua e non era integrata con i suoi coetanei del luogo. Per le medie è tornata nuovamente a Sacile, dove si trovava bene e aveva molti amici. Il padre però, abituato al metodo di lavoro svizzero, fremeva per emigrare ancora. Nel frattempo il Paese elvetico aveva chiuso le frontiere ai lavoratori stranieri, così nel 1970 sono partiti per la Germania. Patrizia non avrebbe voluto lasciare ancora l’Italia, ma non aveva alternative. 5 anni dopo è andata a vivere da sola e ha iniziato a convivere con il futuro marito, un tedesco. Nel 1980 i genitori sono rientrati, ma lei, stanca di cambiare casa e nazione, ha deciso di restare in Germania. Quando è nata la figlia, nel 1983, ha riscoperto il suo legame con l’Italia e ha sempre voluto farla crescere bilingue nonostante la scuola tedesca non l’appoggiasse. Oggi lavora nel settore del sociale, aiutando gli immigrati turchi ad integrarsi. Afferma che gli italiani presenti a Stoccarda non cercano il suo sostegno: infatti non si impegnano a comprendere i problemi che i loro figli devono affrontare per integrarsi.