Svizzera
Data di partenza:
1970
Luogo di origine:
Verteneglio
Luogo di destinazione:
Canton Argovia
Mestiere:
Missionario
Viaggio:
Automobile
Bruno Danelon è nato a Verteneglio d’Istria nel 1935. Il padre Pietro lavorava come contadino e faceva il sacrestano. Bruno trascorre la sua infanzia in paese dove frequenta la scuola elementare. Frequenta la prima e la seconda media al Seminario minore di Gorizia mentre la terza classe al seminario minore di Pordenone. Anche Bruno Danelon è costretto, come molti suoi amici e parenti, a lasciare il suo paese natale e ad unirsi al flusso di profughi in fuga dalle regioni dell'Istria, Fiume e Dalmazia. Il padre di Bruno dopo essersi trasferito a Trieste ha iniziato a lavorare al porto dove è morto in seguito ad un incidente nel 1946 a 54 anni. Bruno e le sue tre sorelle rimangono orfani e devono sopravvivere da soli anche all'allontanamento della loro madre condannata per dei mesi ai lavori forzati per aver aiutato alcuni amici ad emigrare. Una volta tornata la madre decidono di fuggire anche loro lasciando tutti i loro averi a Verteneglio. Arrivati a Trieste Bruno torna in Seminario a Trieste e la madre con le tre figlie vanno al campo profughi prima di essere accolte da alcuni parenti.
Dopo qualche anno alla famiglia Danelon viene assegnato un appartamento nelle case popolari di Trieste dove Bruno vive fino alla sua partenza per la Svizzera. Bruno viene ordinato sacerdote nel 1960. I primi dieci anni di sacerdozio li trascorre a Trieste nella sua diocesi come incaricato dal vescovo per l'educazione dei giovani. Dopo dieci anni decide di partire per la Svizzera per fare un'esperienza con gli emigranti.
Don Bruno viene assegnato a Dübendorf nel Canton Zurigo e parte con l'intenzione di ritornare poi a Trieste. Parte con l'automobile e viene accolto a casa del parroco del paese. Don Bruno non capiva il dialetto svizzero e i primi tempi sono stati per questo molto difficili anche a causa di una certa discriminazione che subiva da parte dei suoi ospiti.
Don Bruno riesce infine ad avere una casa propria dove poteva accogliere la gente e portare avanti la sua missione pastorale e sociale. Don Bruno poco a poco impara il tedesco anche celebrando la messa e leggendo la bibbia. Dopo dodici anni Don Bruno si sposta a Lenzburg dove vive tutt'ora.
Don Bruno lavora su un territorio di otto parrocchie e trentasei comuni, lui è l'unico sacerdote e quindi deve venire affiancato da laici detti Gemeinde Leiter che gestiscono la parrocchia a celebrano la liturgia della parola.
Don Bruno dice di sentirsi italiano e di tenere molto alle sue origini, ha mantenuto il passaporto italiano e non ha la doppia cittadinanza.