Svizzera
Data di partenza:
1967
Luogo di origine:
FAGAGNA
Luogo di destinazione:
Canton Zurigo
Mestiere:
Parroco
Viaggio:
Treno
Danilo Emilio Burelli è nato a San Daniele del Friuli il 3 gennaio del 1944. E' originario di Battaglia di Madrisio di Fagagna. I primi studi li compie a Fagagna con le suore di Maria Bambina. Concluse le scuole elementari va in seminario a Castellerio. Per riuscire a pagarsi gli studi decide di emigrare stagionalmente in Svizzera, a Embrach nel canton Zurigo, dove va a lavorare nelle fornaci. Abitava nelle camerate a disposizione dei dipendenti della fornace dove c'erano anche alcuni friulani con le famiglie. Visto che a scuola insegnavano lo sloveno Danilo non sapeva parlare tedesco e lo impara andando a lavorare in Svizzera.
Nel 1966 viene ordinato sacerdote e viene mandato a Udine nella parrocchia di San Giorgio, a novembre dice la prima messa e venti mesi dopo decide di emigrare in Svizzera. Don Danilo voleva tornare dove aveva lavorato in gioventù e decide di fare il prete operaio perché voleva essere in contatto con gli operai, vivere con loro nelle baracche e mangiare il loro stesso cibo.
Don Danilo Burelli racconta delle iniziative che ha promosso in Svizzera per la comunità friulana e per il mantenimento delle tradizioni regionali. Organizzava dei convegni che si tenevano a Einsiedeln e che erano un importante momento di ritrovo e di scambio. Si ritrovavano le radici friulane e anche coloro che lavoravano per rinsaldare i rapporti tra i friulani all'estero come il Cardinal Pironi e il Monsignor Tinto Solari. Tra le iniziative organizzate da Don Danilo Burelli c'erano cineforum, conferenze, pellegrinaggi e viaggi per far conoscere il Friuli agli italiani residenti in Svizzera. Per Don Danilo era anche molto importante promuovere dei corsi per per formare i futuri sposi e genitori, per dare istruzione e consapevolezza. Lui ha inventato e organizzato la festa dell'amicizia tra l'Italia e la Svizzera, diceva messa in due lingue e poi si mangiava tutti assieme.
Don Danilo Burelli si impegna tutt'ora anche in missioni in Africa e in Bolivia e lavora anche come corrispondente consolare.
Don Danilo dice di sentirsi friulano più che svizzero ma ama la Svizzera per quello che gli ha insegnato.