Belgio
Data di partenza:
1948
Luogo di origine:
DRENCHIA
Luogo di destinazione:
Vallonia
Mestiere:
Viaggio:
Treno
La signora Tomasetig parte per il Belgio nel 1948 per raggiungere, da novella sposa, il marito minatore a Charleroi. L'impossibilità di trovare lavoro come sarto aveva infatti spinto il signor Bergnach ad accettare un contratto con la miniera per 5 anni e raggiungere quindi il fratello già in mina. Luigia ricorda bene il suo arrivo in Belgio e la sistemazione nell'appartamento ricavato da un capannone assieme a quelli per altre tre famiglie: due stanzette senza servizi e acqua, ma sufficienti per permetterle di raggiungere il marito. Luigia, non riuscendo a trovare lavoro, si impegna ad aiutare il marito che, oltre al lavoro in mina, a casa si dedica all'attività di sartoria confezionando abiti per gli altri emigranti. Nel 1952 la certezza di un impiego li spinge a ritornare in Italia, ma la promessa di fatto non viene mantenuta e quindi decidono di ripartire per il Belgio nel 1954. La destinazione è Seraing dove lavorano già due sorelle e un fratello di Luigia. Qui il marito riesce a trovare un buon posto da operaio, mentre Luigia lavora come sarta in un negozio. La vicinanza dei fratelli, la comunità italiana e le migliori possibilità economiche, proprio in Belgio Luigia ricorda di aver mangiato per la prima volta la banana e di non aver mai sofferto la mancanza di pane e carne, rendono questo secondo periodo all'estero sicuramente più positivo rispetto al primo. Nel 1958 Luigia si vede costretta a ritornare in Italia assieme alle due figlie per risolvere alcune problematiche economiche della famiglia del marito, che invece decide di rimanere fino al 1962 in Belgio per non perdere il buon posto di lavoro e riuscire quindi a mandare un sussidio di mantenimento in Italia. Per Luigia il rientro è molto sofferto non solo per le questioni familiari da risolvere, ma anche per la forte diversità e rottura rispetto alla vita in Belgio. La realtà di Paciuch, periferica e marginale, non frena però la volontà di Luigia che riesce a trovare lavoro, gestisce per molti anni il negozietto di alimentari e ufficio postale del paese, e quindi a risollevare la sua situazione e quella della famiglia.